Museo d’arte sacra di Monte Berico
Aggiornato al: 13/05/2024
Fondato nel 1966 e riallestito integralmente nell’ultimo triennio, il Museo d’arte sacra di Monte Berico custodisce e valorizza migliaia di testimonianze della pietà popolare vicentina e del territorio veneto e lombardo, dal Trecento ad oggi.
È suddiviso in sei sezioni tematiche: la storia del santuario, il corredo liturgico, il culto dell’Addolorata, gli ex voto e altre donazioni, l’iconografia dell’Ordine dei Servi di Maria, il corpus di icone postbizantine.
Uno dei capolavori presenti è l'Epitaffio moscovita che fa parte della sezione che accoglie i doni votivi. Si tratta di un pregiato telo liturgico decorato a ricamo con filo d’argento, connesso strettamente alla celebrazione del triduo pasquale, con l’immagine centrale di Gesù dipinta ad olio. Databile al XVIII secolo, il cimelio proviene da una chiesa di Mosca, probabilmente dalla cappella imperiale del Cremlino, il cui interno bruciò nel grande incendio della città del 1812. L’opera fu salvata dalle fiamme e offerta nel 1818 come dono votivo alla Madonna di Monte Berico dal colonnello napoleonico Salvatore Varrese, residente a Vicenza a pochi passi dal Santuario. La figura del Salvatore è adagiata sulla pietra dell’unzione, con gli occhi chiusi e le mani giunte sul petto. La serenità dei tratti del volto, il candore luminoso del corpo e la piega in avanti della gamba sinistra prefigurano il mistero della risurrezione. L’appellativo greco del manufatto tessile trova la sua origine nella “Lamentazione sul sepolcro” (Epitáphios Thrēnos), parte principale dell’ufficio del mattutino del Sabato Santo.
Tra i molteplici cimeli esposti, emerge in particolare una statua germanica di Vesperbild (Compianto) del XIV secolo; una Pietà su tavola lignea attribuita all’iconografo cretese Andreas Pavias, datata tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo; una serie di opere pittoriche e scultoree dell’ambito veneziano, databili tra il XV e il XVIII secolo. A questi si accostano numerosi racconti biografici presenti nei doni votivi, ricchi di spunti antropologici e documentari, prodotti ininterrottamente nel corso dei sei secoli della devozione mariana a Monte Berico.
La sede museale è situata nella parte antica del convento – sopra la sala del Quadro in cui si conserva il celebre telero di Paolo Veronese, raffigurante la Cena di san Gregorio Magno, recentemente restaurato – e l'ingresso avviene dal chiostro.
Orario di apertura
- ogni sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 (l’ultimo ingresso alle 17.30). Ingresso libero.
Visite guidate
- Ogni sabato alle 16. Prenotazione consigliata scrivendo a museomonteberico@gmail.com.
Gli “Amici del Museo di Monte Berico”, gruppo di mediatori volontari, sono a disposizione dei visitatori per offrire una panoramica sulle raccolte d’arte e di oggetti devozionali confluiti nei secoli a Monte Berico.
Dove e quando
Santuario di Santa Maria di Monte Berico
Viale X Giugno, 87 - Tel. (centralino) 0444 559411
Email: museomonteberico@gmail.com
Sito web: Basilica di Monte Berico
Chiesa
Estivi da lunedì a sabato 6.00-12.30/14.30-19.00, domenica 6.00-20.00
Invernali da lunedì a sabato 6.00-12.30/14.30-18.00, domenica 6.00-19.00.
Ingresso libero. Durante le celebrazioni liturgiche non sono consentite visite turistiche (per orari delle messe vedi www.monteberico.it).
Sala del Quadro (con la Cena di San Gregorio Magno di Paolo Veronese):
Estivi da lunedì a sabato 8.30-12.30/14.30-18.30, domenica 7.30-19.30
Invernali da lunedì a sabato 6.00-12.30/14.30-18.00, domenica 7.30-18.30.
Ingresso libero. Le guide turistiche sono pregate di effettuare la prenotazione per i gruppi scrivendo a museomonteberico@gmail.com.
Museo dell'arte sacra
Estivi e invernali sabato e domenica 8.00-12.00/14.00-18.00, altri giorni su appuntamento prenotando a museomonteberico@gmail.com.
Ingresso libero con contributo responsabile.